Intervista all’attore e regista Francesco Branchetti


“Sto lavorando a due progetti che tengano conto delle nuove norme di distanziamento sociale, oltre a preparare la ripresa di Parlami d’amore con Natalie Caldonazzo e Un grande grido d’amore con Barbara De Rossi”

Intervista di Desirè Sara Serventi

Quando si parla di teatro, gli occhi non possono che essere puntati verso il noto attore e regista italiano Francesco Branchetti, che ha al suo attivo una proficua collaborazione con i maggiori drammaturghi italiani e stranieri contemporanei, riuscendo a portare in scena con grande successo molti dei loro testi. Branchetti negli anni si è portato a casa diversi premi e riconoscimenti di spessore per i suoi lavori teatrali.

Lei come attore e regista ha collaborato con i maggiori drammaturghi italiani e stranieri contemporanei, e ha diretto opere, concerti e non solo. Cosa può dire riguardo l’attuale emergenza?
Io ritengo che l’attuale emergenza sia ancora soprattutto una emergenza sanitaria e preoccupante soprattutto per la salute dei cittadini poi senz’altro si tratta e si tratterà di una emergenza economica gravissima che coinvolgerà tutti i settori nessuno escluso, soprattutto se non ci saranno misure e provvedimenti adeguati alla gravità del momento attuale da parte del governo, tali da consentire un, magari lento, ritorno alla normalità, attraverso un ritorno alle varie attività lavorative con tutte le precauzioni del caso ma comunque non lungo così tanto da impedire qualsiasi possibile ripresa.

Crede che le attività teatrali subiranno delle ripercussioni a causa di questa emergenza sanitaria?
Le attività teatrali ferme da quasi due mesi hanno già subito enormi danni, sia gli esercizi teatrali che le compagnie e i lavoratori e sarà fondamentale l’aiuto e l’attenzione dello stato per rendere possibile la ripresa.

Il governo sta tutelando la vostra categoria?
È ancora presto per dirlo, siamo in attesa di vedere se lo farà e in che modalità e siamo in attesa di sapere soprattutto in che modo sarà possibile riprendere e quando.

In scena è difficile limitare le distanze. A suo avviso c’è la possibilità che sul palco si sceglieranno più opere centrate su dei monologhi?
Sicuramente ci saranno i monologhi, ma io credo che sarà possibile fare anche spettacoli con più attori nel rispetto della normativa relativa al distanziamento.

Se le attività teatrali saranno ancora sospese, il web potrebbe diventare il vostro palcoscenico?
Per quanto mi riguarda assolutamente no.

Attualmente sta lavorando a qualche nuovo progetto artistico, che tenga conto di queste nuove norme di distanziamento sociale?
Si sto lavorando a due progetti che tengano conto delle nuove norme di distanziamento sociale, oltre a preparare ovviamente la ripresa di “Parlami d’amore” con Natalie Caldonazzo e il recupero delle date che abbiamo perso quest’anno di “Un grande grido d’amore” con Barbara De Rossi.

Vuole aggiungere altro?
Credo che il teatro sia alla sua prova più difficile e sarà dura ripartire ma io sono fiducioso nel pubblico, nella forza dei teatranti e sono sicuro che niente possa sostituire lo spettacolo dal vivo, per cui la strada sarà difficile ma sono convinto che ce la faremo con la passione, con il cuore e con il sostegno del pubblico che sono certo ci sarà nonostante tutto quello che è successo e sta succedendo. E mi auguro che Teatri, compagnie e teatranti riescano tutti a risollevarsi da questo momento di difficoltà senza precedenti.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Francesco Branchetti, e ad maiora!

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