“Sto producendo un film sulle malattie mentali, dove si parla dell’abuso dei farmaci”
Intervista di Desirè Sara Serventi
Luci dei riflettori puntati sull’attore Massi Furlan, che quando sta sul set riesce a interpretare in maniera spettacolare qualsiasi personaggio gli venga assegnato. Quando sta in scena ciò che emerge è la sua preparazione artistica e la professionalità che mette nel svolgere il suo lavoro. Furlan ha una grande e naturale versatilità attoriale, caratteristica questa che gli permette di interpretare con successo qualsiasi ruolo. Tanti i film in cui ha lavorato, recentemente ha interpretato per il cinema il ruolo di Terence Taglin nel film d’azione “Bad Boys for Life”, con Will Smith e Martin Lawrence. Abbiamo inoltre potuto ammirare le doti interpretative di Furlan nel film “Jumanji: the next level”, affianco a Dwayne Johnson e Jack Black, dove Massi ha interpretato il ruolo di Switchblade. Sledet.com ha raggiunto il noto attore che, con la disponibilità che lo caratterizza, ha parlato dei suoi recenti lavori e del film che sta producendo.
Recentemente è uscito nelle sale italiane il sequel d’azione Bad Boys for Life, dove lei interpreta la parte di Terence Taglin. Chi è Terence?
Terence Taglin, è il trafficante di droga più importante e più pericoloso di Miami, un personaggio del quale non ci si può fidare troppo.
Che tecniche ha utilizzato per calarsi nel migliore dei modi nel personaggio che doveva interpretare?
Nessuna tecnica in particolare, per me è importante essere “nel momento”, quando interpreto i personaggi.
Principalmente dove avete girato le scene?
Le mie scene anche se erano ambientate a Miami, sono state girate ad Atlanta, Georgia.
Vuol raccontare un aneddoto capitato durante le riprese?
Faceva abbastanza freddo, e i registi continuavano a dire alle comparse di non tremare dal freddo perché dovevamo far finta di essere a Miami dove faceva molto caldo. Che ridere, non è facile controllare il freddo quando sei in maniche corte e ci sono 7 gradi.
Ad interpretare Mike Lowrey e Marcus Burnett sono rispettivamente Will Smith e Martin Lawrence. Cosa può dire lavorativamente parlando su di loro?
Sono tutti e due dei bravi attori, e molto divertenti.
Lei fa parte del cast di Jumanji: the next level, dove interpreta il ruolo di Switchblade. Ci vuol raccontare il suo personaggio?
Switchblade è la debolezza del personaggio interpretato da Dwayne Johnson (The Rock). Nella storia, i quattro personaggi principali entrano in un video game, ed ognuno ha delle debolezze e anche dei super poteri, Bravestone, appunto il personaggio di Dwayne, per la prima volta, ha avuto una debolezza, Switchblade.
Un ruolo feroce il suo. E’ corretto?
Sì, Switchblade e un personaggio cattivo, feroce, e molte geloso, non guarda in faccia nessuno. Va sempre in giro con un bazooka.
Qual è stata a suo avviso la scena più difficile?
La scena dove lanciamo il missile con il Bazooka.
Per quale motivo?
Perché bisognava avere dei tempismi perfetti per sparare e reagire allo scoppio, visto che il missile non c’era sul set. Poi con tutte le comparse, che avevano queste torce, c’era parecchio fumo.
Cosa può dire lavorativamente parlando su Dwayne Johnson e Jack Black?
Posso sicuramente dire che Dwayne è bravo e molto alla buona, adesso è l’attore piu pagato al mondo, perciò non è molto avvicinabile. Jack, lo conosco da anni, gioco a poker insieme a lui. Jack è molto simpatico e alla buona, mi ha raccontato che quando è venuto a Milano a suonare con la sua band, si è divertito moltissimo.
Come era il clima sul set?
C’era un clima tranquillo e professionale. Tutto veniva fatto con attenzione e sicurezza, visto i vari “stunts” da fare.
Per il regista Jake Kasdan era buona la prima, o preferiva coprirsi le spalle con più ciak?
Per quasi nessuno è buona la prima, a meno che non sia Clint Eastwoood. Anche se la prima è buona, bisogna sempre avere delle opzioni.
Nel suo caso specifico?
Nel mio caso non abbiamo fatto tanti ciak, direi forse cinque, sei, per scena e per angolatura
Ci svela un aneddoto divertente capitato sul set?
Sicuramente quando uno dei cammelli ha provato a sputarmi quando sono andato ad accarezzarlo.
Un dietro le quinte?
Dietro le quinte, Kevin Hart andava in giro dal set al suo camerino con una mini moto elettrica, che visto la sua statura, si addiceva proprio bene. Ndr: ride.
Cosa può dire della attuale situazione dell’industria cinematografica, dovuta all’emergenza sanitaria?
Che è un disastro, tutto è fermo. Speriamo di ripartire presto, con cautela, ma presto.
Il web da una mano a voi attori in questo momento per restare sempre sulla cresta dell’onda?
Potrebbe, ma non fa niente se non si è sulla cresta dell’onda, ogni tanto magari una pausa da questo, fa anche bene.
Progetti?
Sto producendo un film su “mental illness”, ovvero, sulle malattie mentali, è un thriller/horror, dove si parla dell’abuso dei farmaci dentro i manicomi, che adesso non esistono più. Comunque l’abuso dei farmaci invece, continua sempre.
Vuole aggiungere altro?
Speriamo di venire presto a fare un lavoro in Italia, nel frattempo saluto tutti.
Sledet.com ringrazia per l’intervista Massi Furlan, e ad maiora!