Vivere da osservatori calcistici – Esperienze e consigli. A tu per tu con Marco Borri


“L’osservatore svolge attività concernenti l’osservazione, l’analisi, la valutazione e lo scouting di calciatori e squadre” 

Intervista di Desirè Sara Serventi 

Qualificato Osservatore Calcistico Abilitato (F.I.G.C.) al primo corso federale (2015), ex di Varese e AlbinoLeffe, docente a corsi privati per osservatori. Stiamo parlando di Marco Borri, che di recente ha curato “Parola di scout” una rubrica specifica per “Tuttosport” ed è noto autore di libri dedicati al tema calcistico. Le sue pubblicazioni sono sempre all’insegna dell’originalità, così come l’ultimo testo da lui pubblicato dal titolo “Vivere da osservatori calcistici – Esperienze e consigli” di Calzetti&Mariucci. Sledet.com ha raggiunto Marco Borri che ha parlato del suo nuovo libro.

“Vivere da osservatori calcistici” è il titolo del suo nuovo libro. Come nasce l’idea?
Come è capitato per tutte le mie pubblicazioni, l’idea è nata in concomitanza con la chiusura della bozza di un libro che, in questo caso, era: “Il manuale del talent scout nel calcio” di Calzetti&Mariucci. Per i contenuti, invece, l’intuizione deriva dal desiderio di voler offrire un testo ricco di vita vissuta sul campo, e non solo, dagli osservatori. Ecco perché nella dicitura completa il libro si intitola: “Vivere da osservatori calcistici – Esperienze e consigli” di Calzetti&Mariucci. Sul mercato non esiste nulla di simile, si tratta di un libro scritto e fatto di osservatori.

Di cosa parla nello specifico?
Si tratta di un’opportunità di lettura unica nel suo genere, che raccoglie anche i contributi di esperti osservatori calcistici, dedicata a tutti gli amanti dello sport più seguito al mondo, ai giovani calciatori e alle loro famiglie, e rivolta in particolare a coloro che desiderano intraprendere la carriera di osservatore. Il testo propone anche contenuti riguardanti lo scouting del calcio femminile. Si tratta di un racconto appassionato nel mondo dei talent scout, dal quale trapelano i dettagli di vita vissuta sul campo dai protagonisti, gli aspetti umani e alcuni consigli e tecnicismi della professione. Il lettore viene proiettato, attraverso le interviste agli addetti ai lavori, ai bordi dei campi di calcio, sulle tribune e, idealmente, davanti a un monitor per i più tecnologici, in questo excursus nell’affascinante mondo degli osservatori, impegnati nella ricerca dei campioni del domani. Una testimonianza estremamente aderente alla realtà e che connota i tratti salienti di questo antico e allo stesso tempo attualissimo mestiere, completata da una panoramica sul ruolo in Italia.

In cosa si differenzia dagli altri suoi libri?
E’ completamente diverso, ma per semplicità e fluidità di lettura ha delle similitudini con il mio primo libro: “L’osservatore calcistico a 360°”.

“Vivere da osservatori calcistici” raccoglie contributi di esperti osservatori. Vuol fare qualche nome?
Molto volentieri! Considerando la loro importanza li cito tutti: Riccardo Brandinali, Christian Bruccoleri, Andrea Chiminazzo, Davide Donati, Andrea Ervigi, Andrea Fabbrini, Mino Favini, Simone Grossi, Riccardo Guffanti, Roberto Marta, Mattia Martini, Angelo Massola, Davide Mercurio, Michele Orecchio, Nicola Pavarini, Marcello Rho, Gianni Rovereti, Claudio Sclosa, Marco Zibardi e Marco Zunino.

Vi sono anche delle indicazioni sullo scouting del calcio femminile. Vuol parlarcene?
E’ sicuramente il primo libro che dedica uno spazio intero al calcio femminile con focus sullo scouting. Questo è stato reso possibile con un esperto del settore come Mattia Martini che, nella sua intervista, ha saputo rilasciare contenuti tecnici specifici, esperienziali e umani. Quello dello “scouting in rosa” è un tema emergente nel panorama calcistico nazionale.

Vuol descrivere la figura dell’osservatore calcistico?
L’osservatore svolge attività concernenti l’osservazione, l’analisi, la valutazione e lo scouting di calciatori e squadre. Lo ritengo un tuttologo del calcio, deve essere di natura curiosa e dotato di capacità empatica. Quest’ultima caratteristica è ancor più necessaria nello scouting giovanile.

Come si diventa osservatori calcistici?
Per essere riconosciuti come osservatori professionisti F.I.G.C. è necessario ottenere l’abilitazione Federale a Coverciano. Per accedervi è necessario presentare domanda, superare un test d’ammissione, partecipare alle 72 ore di corso previste e superare l’esame finale. Oltre al corso federale, per chi volesse saperne di più, esistono comunque dei corsi privati.

Dove è possibile reperire “Vivere da osservatori calcistici – Esperienze e consigli”?
Il libro è disponibili su www.calzetti-mariucci.it, www.3borri.it e prossimamente in tutte le migliori librerie e store online.

Vuol dare un consiglio ai giovani che vorrebbero intraprendere questa professione?
Consiglio di iniziare per gioco e con passione, di ricercare il confronto con i più esperti, di studiare e approfondire. L’osservatore moderno deve essere sì dotato come un tempo dell’istinto, di buon occhio, di “capacità di lettura”, ma è anche colui che studia e si documenta per poter migliorare. Un buon occhio per il professionista è necessario ma non più sufficiente. Il sapersi porre e relazionare per uno scout stanno diventando caratteristiche sempre più ricercate dalle società, lo scout quando va per i campi le rappresenta, questo non deve essere dimenticato.

Attualmente in cosa è impegnato?
Per il momento, eccetto il lavoro sul campo e gli approfondimenti per poter ampliare e migliorare le slide che utilizzo quando vengo chiamato come relatore, nulla di particolare.

Progetti?
Ho tanti sogni che, come sempre, mi auguro possano diventare progetti, quindi realtà… vedremo…

Sledet.com ringrazia per l’intervista Marco Borri, e ad maiora!

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