Intervista all’attrice Isabella Giannone


“Mi affido al regista e tento di costruire un profilo psicologico molto definito e chiaro agli occhi del pubblico”

Intervista di Desirè Sara Serventi

Quando sta sul palco riesce a calarsi perfettamente nel personaggio che deve interpretare mettendo così in evidenza il suo grande talento nel campo della recitazione. Stiamo parlando dell’attrice teatrale e produttrice, Isabella Giannone, che può vantare nel suo curriculum grandi interpretazioni e tanti ruoli da protagonista. Sledet.com ha raggiunto Isabella Giannone che si è raccontata.

Se le chiedessi di raccontarsi, cosa risponderebbe?
Ho iniziato col Teatro nei primi anni 90 nella compagnia di Aldo Giuffrè e poi ho proseguito di spettacolo in spettacolo con l’ambizione di diventare una teatrante più di ogni altra cosa. Adesso mi occupo di tutto ciò che è teatro ed è questo che mi attrae e mi piace di più del mio lavoro essere una teatrante.

Attrice teatrale e produttrice. Quando nasce la sua passione per la recitazione?
La mia passione per la recitazione è nata vedendo recitare grandi attori come Aldo Giuffrè come collega e come spettatrice sin da ragazzina i grandi del Teatro Italiano Albertazzi, Gassman, Carmelo Bene. La passione nasce guardando e poi tentando i primi passi e quindi recitando con gli occhi attenti a chi ha più esperienza di te, ai grandi attori

Dove si è formata?
Mi sono diplomata alla scuola di teatro La Scaletta diretta da Giovan Battista Diotaiuti a cui sono legata da un ricordo molto bello ed ho molta gratitudine per tutti gli insegnanti che ho avuto e che mi hanno formata come attrice.

Tanti i ruoli da lei interpretati da protagonista a teatro. Quale quello a cui è più legata?
Sicuramente Cleopatra nel Antonio e Cleopatra shakespeariano che ho interpretato nei teatri greci e romani a Taormina Segesta e in tantissimi altri teatri.

Quale considera l’esperienza più significativa per la sua carriera?
Ce ne sono state molte non riesco a scegliere una esperienza più importante di un’altra tutte sono state utili al fine di formarmi come professionista del teatro.

Vi è un’interpretazione che le ha creato una qualche difficoltà?
Sì qualche volta è stato più faticoso entrare in un personaggio ma poi è stato altrettanto di soddisfazione pensare di essere riuscita a farlo, per cui è stato bello anche affrontare quelle difficoltà.

Che tecniche utilizza per calarsi nel migliore dei modi nel personaggio che deve interpretare?
Devo dire che mi affido molto al regista e tento di costruire un profilo psicologico molto definito e chiaro agli occhi del pubblico. Mi piace molto lavorare sulla psicologia dei personaggi e mi piace affidarmi alle indicazioni dei registi.

In che modo si da veridicità al personaggio?
Conoscendolo profondamente fino nelle più minime pieghe del suo animo.

Alcuni sostengono che il vero attore si riconosce da come recita a teatro. È d’accordo?
No non sono d’accordo perché credo che si possa recitare in teatro e al cinema ed essere bravi attori. In entrambi i casi chiaramente le tecniche sono diverse ma non credo ci siano classifiche da stilare, né credo che l’attore di teatro sia più bravo oppure che l’attore di cinema sia più bravo, credo invece che si tratti di mezzi semplicemente diversi, bellissimi entrambi.

Quali sono i ruoli che preferisce interpretare?
Sicuramente i ruoli che contengono grandi passioni, grandi tensioni morali… Ma ultimamente ho tratto anche grande soddisfazione dall’interpretare dei ruoli in delle commedie, per cui posso dire che fondamentalmente mi interessa che il ruolo sia ben scritto per poterlo interpretare al meglio.

Lei è anche un’insegnante di recitazione e dizione. Qual è la prima cosa che dice ai suoi allievi?
Quello che tento di insegnare ai ragazzi è che studiare bene e imparare bene una professione serve a poter realizzare tutti i sogni che abbiamo e cioè la tecnica non è mai una cosa sterile ma la tecnica serve a realizzare una visione, un sogno sia nostro che del regista che ci dirige. Come insegnante cerco di dargli un’idea molto pratica e artigianale del lavoro dell’attore.

Chi è Isabella quando sta lontana dalle luci dei riflettori?
Una persona molto normale che vive una vita molto semplice e normale.

Che consiglio vuol dare ai giovani che vorrebbero intraprendere la sua professione?
Di farlo solo ed esclusivamente se spinti da una passione forte e incrollabile e non per obiettivi di fama o gloria o cose di questo tipo.

Attualmente in cosa è impegnata?
Attualmente sono in scena con Le relazioni pericolose con Corinne Cléry e Francesco Branchetti e in Cose di ogni giorno con Denny Mendez e Francesco Branchetti.

Progetti?
Per il momento portare avanti questi spettacoli nel migliore dei modi possibili.

Vuole aggiungere altro?
No semplicemente ringrazio Sledet.com per questa meravigliosa intervista.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Isabella Giannone, e ad maiora!

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