Intervista all’attrice e conduttrice Irene Antonucci


“Ogni esperienza per me è stata significativa, non necessariamente solo quelle positive. Anzi forse sono le porte in faccia e le sfide che mi hanno resa più forte e consapevole”

Intervista di Desirè Sara Serventi

Non sta passando certamente inosservata l’attrice, conduttrice, nonché nota influencer, Irene Antonucci, infatti ogni qualvolta si trova in scena o su un set riesce a mettere in evidenza il suo grande talento e la sua formazione artistica, così riuscendo a interpretare con disinvoltura il personaggio che il copione impone. Sledet.com ha raggiunto Irene Antonucci che si è raccontata. 

Se le chiedessi di raccontarsi cosa risponderebbe? 

Non amo raccontarmi, sebbene direi una comunicatrice, sempre attenta al cambiamento, con la missione di lasciare un’emozione alle persone, trasferendo la mia energia. Sono un’entusiasta, non esiste stanchezza se vi è passione.

Quando nasce la sua passione per il mondo della recitazione? 

Penso che ognuno di noi sia predestinato a qualcosa, ma allo stesso tempo raccogliamo ciò che seminiamo. Da piccola ho sempre avuto la propensione credo, sebbene abbia sperimentato varie forme d’arte, ma una strana simbologia della vita, mi ha ricordato quanto fosse urgente per me la madre delle arti.

Dove si è formata artisticamente? 

Ho studiato presso il CTA di Milano, specializzandomi in drammaturgia comica, e poi numerose Masterclass. La formazione di un attore è costante, non si smette mai di sperimentare e imparare.

Vuol raccontarci il suo percorso professionale? 

Variegato, va dal teatro al cinema, dalle pubblicità al web, un percorso sempre in divenire.

Quale considera l’esperienza più significativa per la sua carriera? 

Credo non vi sia una risposta univoca, ogni esperienza per me è stata significativa, non necessariamente solo quelle positive. Anzi forse sono le porte in faccia e le sfide che mi hanno resa più forte e consapevole. Ecco questo è ciò che ritengo particolarmente significativo.

Che tecniche utilizza per calarsi nel migliore dei modi nel personaggio che deve interpretare? 

Le ho studiate tutte, tra quelle conosciute e maggiormente studiate in Italia. Apprezzo molto la tecnica Chubbuck.

In quale genere preferisce recitare? 

Nel comico sono sicuramente nella confort-zone, sebbene l’ambizione di ogni attore, è quella di avere l’opportunità di calarsi nei panni in ciò che sia più lontano da sé, al fine di esplorare l’inesplorato della nostra anima.

Vi è un personaggio da lei interpretato che le ha creato una qualche difficoltà nell’interpretazione? 

Quello che devo ancora interpretare, spero nel genere action movie.

C’è un aneddoto simpatico che vuole raccontare? 

I primi tempi da giovanissima a Roma, il non aver compreso un intercalare romanaccio, scambiandolo per un’altra parola e nella condivisione tra colleghi, credo di aver scatenato l’ilarità generale.

Lei ha ricevuto il premio Vincenzo Crocitti International come attrice emergente. Che cosa ha significato per lei questo riconoscimento? 

Come molta sincerità nonostante le difficoltà del periodo, ho passato mesi e mesi a lavorare su nuovi progetti senza mai fermarmi, dedicato il mio tempo anche per i giovani attori che ne avevano bisogno e questa dedizione, impegno e sacrifici credo siano stati notati dalla commissione del “Premio Vincenzo Crocitti International”.

Cosa può dire riguardo Francesco Fiumarella, ideatore e fondatore del premio?  

Uno di noi, un’artista da sempre attento ai nuovi talenti e soprattutto capace di creare connessioni incredibili, una persona con grande umanità e professionalità.

Vuol dire qualcosa sul mondo dello spettacolo durante l’emergenza sanitaria? 

Vi direi guardate il mio corto, in cui esprimo con animosa schiettezza una verità poco esposta comunamente https://youtu.be/4YScrR1P_p0

Chi è Irene quando non sta sotto le luci dei riflettori? 

Una donna che predilige semplicità, lettura, serate con pochi amici sinceri e buon cibo. Amo viaggiare, scoprire sperimentare in tuta e zaino in spalla.

Attualmente in cosa è impegnata? 

Top secret. Ma presto ve ne parlerò.

Progetti? 

Sto scrivendo un nuovo progetto per le donne, fatto da donne. Anche di questo per scaramanzia, mi limito a dirvi questo.

Vuole aggiungere altro?

Ringrazio Sledet.com per l’intervista, mi trovate su Instagram, se volete visionare video e progetti mi trovate su YouTube. Sebbene per saperne di più vi aspetto sul mio sito www.ireneantonucci.com

Sledet.com ringrazia per l’intervista Irene Antonucci, e ad maiora!

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