Fulcro dell’evento, una rassegna di cortometraggi dedicata al tema della violenza sulle donne e una tavola rotonda
Articolo di Giovanni Quarti
Nell’ambito delle iniziative che hanno celebrato la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall’ONU, nella Capitale si è tenuto l’evento “Sorriso Diverso delle Donne”, progetto di comunicazione sociale promosso dall’Associazione UCL ed organizzato da Tulipani di Seta Nera.
I dati ci confermano che la violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e trasversale, che riguarda la società nel suo insieme, e che deve essere affrontato mettendo in campo tutte le iniziative possibili. Il cinema è una risorsa fondamentale nella costruzione di una coscienza civile collettiva e “Sorriso Diverso delle Donne” nasce proprio dalla volontà di offrire un palcoscenico a chi ha scelto di interpretare, con la forza espressiva del cortometraggio e la capacità di arrivare al cuore del pubblico, un messaggio di denuncia o di speranza rispetto a questo tema.
Dopo la visione di “Manicure” di Francesco Natale, “Mia” di David Cinnella, “Donne&libertà” di Jo Squillo, “Apri le labbra” di Eleonora Ivone e “A heart in the drawer” di Roberto Leoni – cortometraggi e documentari che indagano sui vari tipi di abusi a cui vengono sottoposte le donne – si è tenuta una tavola rotonda moderata dalla conduttrice Rai Metis Di Meo.
“Sono felice di partecipare a questa iniziativa che si tiene peraltro nella Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – ha dichiarato l’On. Giusy Versace – I giovani sono il futuro ed è nelle scuole e nei luoghi frequentati dai ragazzi che bisogna promuovere un cambiamento culturale attraverso iniziative di sensibilizzazione ed informazione per dire basta alla violenza sulle donne”. “Sorriso Diverso delle Donne descrive perfettamente la forza delle vittime di violenza che, nonostante tutto, si reinventano, trasformano il dolore e lo condividono con gli altri, raccontandosi spesso con il sorriso” ha concluso Versace.
La cantante e presentatrice Jo Squillo partendo dalle sue prime battaglie agli inizi degli anni Ottanta e dall’esperienza di “Wall of Dolls – Il muro delle bambole”, l’installazione artistica divenuta il simbolo della lotta contro i femminicidi creata da lei cinque anni fa a Milano e poi esportata in altre città italiane, ha evidenziato come ci sia ancora molto da fare: “Le donne sono riuscite a conquistare tanti diritti, a rompere il tetto di cristallo ma, nella realtà, il binomio donne e libertà è ancora molto difficile da realizzare”. E proprio “Donne e Libertà” è il titolo del documentario che la vede in veste di regista, scritto dalla giornalista Francesca Carollo, autrice del libro “Le amiche che non ho più”, che ha dichiarato: “Tenere il faro puntato su iniziative come Wall of Dolls o il documentario permette di riportare al centro dell’attenzione le vittime e le loro storie, di valorizzarle, per non dimenticarle”.
L’attrice Eleonora Ivone, al suo esordio come regista con il corto “Apri le labbra” che tratta il delicato tema della pedofilia, ha sottolineato come “la violenza sia una mancata emancipazione culturale degli uomini che non accettano la volontà di autodeterminazione della donna”.
La psicologa dell’arte Paola Dei ha approfondito il concetto di “vittima”: “Molte donne quotidianamente subiscono violenze ed è come se fossero abituate a tutto ciò. Diventa molto alto il livello di sopportazione che non permette di riconoscere la violenza e, di conseguenza, reagire.”
“Nei nostri uffici facciamo continuamente corsi di aggiornamento e formazione per cercare di accogliere al meglio le vittime – ha dichiarato Daniela Scarpetta, ispettore della Polizia di Stato che durante la manifestazione era presente con un camper facente parte del progetto “Questo non è amore” – Non solo ascolto e accoglienza ma cerchiamo di garantire alle vittime anche tutta una serie di informazioni di cui le donne, spesso, non sono a conoscenza: dai centri antiviolenza all’iter legislativo”.
Oltre agli interventi dalla platea di Catello Masullo (giornalista cinematografico e presidente Cinecircolo romano), Massimo Nardin (professore Università Lumsa in tecniche del linguaggio audiovisivo, sceneggiatura) e Roberto Zappetta (istruttore di difesa personale), tanti gli amici accorsi a sostenere l’iniziativa, tra cui Pino Calabrese, Giorgio Molteni, Martine Brochard, Micaela Foti, Alina Person e Simone Gallo.
L’evento si è concluso con i saluti finali della presidente UCL Ilaria Battistelli e della curatrice della manifestazione, la Dott.ssa Paola Tassone, che ha dato appuntamento alla dodicesima edizione del Festival Internazionale Film Corto a Tema “Tulipani di seta nera” che si terrà a Roma dal 3 al 5 maggio 2019.
“Sorriso Diverso delle Donne” ha ricevuto il patrocinio di ASLRoma1, Regione Lazio, FAND, ANMIL, Born To Fly.