Cuore marchiato short movie: intervista alla sceneggiatrice Debora Scalzo


“Il corto tratta molte tematiche: dall’abbandono al tradimento, dalla passione alla solitudine”

Intervista di Desirè Sara Serventi

Dal suo famoso romanzo “Cuore marchiato”, è stato tratto un cortometraggio, stiamo parlando di lei la poliedrica artista Debora Scalzo, che negli anni si è distinta nel suo lavoro, in campo editoriale, della moda e non solo. In “Cuore marchiato short movie” ha rivestito il ruolo di sceneggiatrice, produttrice nonché protagonista e voce narrante del corto. Sledet.com ha raggiunto Debora Scalzo che, con la grinta che la caratterizza ha parlato del corto.

Dal suo famoso romanzo dal titolo “Cuore marchiato”, è stato tratto un cortometraggio. Quando è nata l’idea?

L’idea è nata un anno fa, subito dopo l’uscita del romanzo. Mi trovavo su un set di una produzione al quale stavo lavorando e gli stessi produttori dopo aver letto il romanzo, mi hanno invitato a riflettere sulla possibile lavorazione di una serie tv, e subito dopo io ho pensato al cortometraggio.

Per quale motivo ha pensato al corto piuttosto che a una serie tv?

Ho pensato al corto poiché la lavorazione di una serie tv è abbastanza complessa se non si hanno investitori che investono non solo nel progetto, ma anche su tax credit o product placement. Quindi mi sono detta, produco un corto, e dal corto chissà che non nasca poi la serie tv. Difatti lo definisco un corto/teaser. Un cortometraggio molto intenso, che racconta la storia di Sofy (la protagonista), una donna siciliana che vive una relazione malsana con Marco, poliziotto di volante che le ha rubato o meglio, marchiato il cuore. L’amore e la passione tra loro è forte e fa spesso dimenticare a loro che sono entrambi sposati e che tutto ciò che li lega è sbagliato, ma non riescono a lasciarsi. La storia di Sofy è la storia di molte donne dimenticate e invisibili, donne che finiscono con mettere l’amore prima del loro stesso bene. Donne che dimenticano di amarsi, e che purtroppo danno troppo a uomini che non meritano nulla, ma che le marchiano per sempre nel cuore.

Quali le tematiche trattate?

Il corto tratta molte tematiche: dall’abbandono al tradimento, dalla passione alla solitudine, dalla violenza psicologica al possesso. Una donna sola nella sua completa solitudine. “Una donna che porta la fede ma che la fede l’ha persa”.

Il cast pare sia composto da una protagonista d’eccezione?

Eh già. La protagonista e la voce narrante sarò proprio io. Per la prima volta ci metto pure la faccia. Di solito scrivo le sceneggiature e sto dietro la cinepresa, ma questa volta mi è stato chiesto di dare il volto personalmente alla mia Sofy e se inizialmente ero titubante, poi ho accettato. Però sarò Sofy solamente nel corto, la Sofy attrice protagonista della serie tv sarà un’attrice professionista e affermata.

Chi interpreterà Marco?

All’interno del corto Marco non si vedrà fisicamente ma si percepirà da delle scene e location scelte ad hoc. Diciamo che la narrazione farà molto e soprattutto il Marco immaginario del corto diventerà realista nel progetto serie tv, interpretato da un attore importante, che si è subito innamorato del personaggio. Ma ovviamente non posso svelare nulla di più. Anche perché inizieremo a lavorare lo sviluppo della serie tv a fine anno. Quindi incrociamo le dita.

Dove è stato girato?

Tra le location storiche e i viali catanesi più rappresentativi della città. Per questo ci tengo molto poter ringraziare il Comune di Catania e la Catania Film Commission.

“Cuore marchiato short movie” è stato diretto da Giovanni Ruggeri. Su cosa ha puntato la regia?

Giovanni non è solo un grande regista, ma soprattutto un grande direttore della fotografia, ha puntato moltissimo su inquadrature semplici e allo stesso tempo pazzesche, dando vita alla sensibilità e alla solitudine della protagonista. Rivedendo il cortometraggio, ho rivisto in ogni inquadratura o movimento di macchina un messaggio trasmesso, un messaggio che arriva e che per certi versi ti spiazza. Perché la mia Sofy è una donna che non ha paura di dire ciò che pensa e ciò che sente e Giovanni ha centrato in pieno con la regia e con la fotografia. La parte finale a me commuove tantissimo, perché è riuscito a cogliere ciò che nella mia sceneggiatura volevo che arrivasse al pubblico. E non vedo l’ora di ricevere i primi feedback.

Quanto ha influenzato il lavoro del regista sulla sua sceneggiatura?

Con Giovanni ci siamo completati. Credo anche che la buona uscita di un progetto cinematografico sia anche quello di fare squadra, di darsi consigli a vicenda e perché no, di cambiare anche prospettiva durante il set.

Potrebbe descrivere il personaggio di Sofy?

Sofy la definisco “moglie d’apparenza”, poiché pur vivendo un matrimonio all’apparenza felice, vive un costante malessere fatto di solitudine, un profondo dolore interno che non può urlare al mondo, dolore che nel libro, come nel corto e presto nella serie tv darò voce.

A chi vuol dare voce questo corto?

A tutte quelle donne che hanno vissuto o stanno vivendo qualcosa di simile, per poterle far riflettere e far rinascere dal fondo e ripartire più forti di prima. D’altronde le donne dei miei romanzi sono tutte delle grandi guerriere.

Quali sono le differenze principali tra lo scrivere un romanzo e scrivere una sceneggiatura?

Scrivere un romanzo è il concepimento di un qualcosa che ti porti dentro, un qualcosa a cui poi nella sceneggiatura devi dar vita. Perché la cosa bella della scrittura è proprio questo, dar vita ai tuoi personaggi e lì l’emozione vale doppio. In entrambi i casi è pura emozione che nasce da dentro e nel mio caso il più delle volte di notte, nei miei pensieri malinconici, nostalgici, più intimi e segreti.

Lei è una scrittrice affermata, i suoi lavori autoriali riscuotono sempre un grande riscontro tra i lettori. Su quali basi ha scelto di fare un cortometraggio su “Cuore marchiato” e non su altri?

“Io resto così”, mio primissimo romanzo dedicato alle vittime in servizio della Polizia di Stato è un progetto cinematografico a cui sto lavorando per la realizzazione del film ormai da 4 anni, con la Ahora Film e il regista Marco Pollini. Un progetto di cui abbiamo vinto moltissimi bandi, ma che purtroppo al momento i soldi vinti non sono mai arrivati, e quindi il film non vede mai l’apertura del set. Sono sicura che sia un film troppo vero, un film che racconta la vera vita di un poliziotto devoto, un poliziotto che perde la vita in servizio e che purtroppo non avrà la giusta giustizia che merita dallo stesso Stato a cui ha sacrificato la propria vita, quindi dopo tutto questo tempo credo fortemente che a qualcuno possa dare fastidio, ma io ci credo alla realizzazione e mi sono sempre detta che a costo di portarlo al cinema tra 10 anni, vado avanti a lavorarne lo sviluppo. “Fuoco freddo” ne sarà il seguito. Quindi i miei precedenti romanzi sono progetti di trasposizioni cinematografiche in atto, mentre “Cuore marchiato” ho scelto di realizzarne il corto/teaser subito dopo la proposta della serie tv. Perché oltre a firmarne la sceneggiatura vorrei anche produrlo, quindi vorrei in primis far conoscere la storia con questo assaggio/teaser.

Vuol raccontare un aneddoto capitato durante le riprese?

Il bellissimo e dolcissimo bacio di un bimbo in Piazza Duomo, mentre stavamo girando la scena di entrata al Palazzo degli Elefanti.

Quale è stata la difficoltà più grande che ha dovuto affrontare per la realizzazione del corto, considerando che lei non è solo la sceneggiatrice ma anche la produttrice?

Devo essere sincera, ma per realizzare questo progetto non ho avuto molte difficoltà, anzi, una squadra di lavoro con una unione pazzesca. Una grande disponibilità da parte del Comune e della Catania Film Commission. Devo davvero ringraziare di cuore tutte le persone che mi hanno aiutato e hanno permesso la realizzazione di tutto ciò.

Qual è il messaggio che vuole far arrivare al pubblico con questo corto?

I messaggi sono tanti, ma sicuramente uno su tutti, di non vergognarsi e di non giudicarsi nell’aver amato uomini di passaggio, perché averli amati ci ha permesso di essere le donne che siamo nel bene e nel male. Ma soprattutto, un corto che invita a guardarsi dentro, a riflettere sulle scelte fatte nella vita e perché no, avere il coraggio di cambiarle e di ripartire, perché non è mai troppo tardi per ricominciare una nuova vita.

Dopo l’uscita del corto lei lavorerà allo sviluppo di una serie tv. Può dirci qualcosa riguardo questo nuovo lavoro?

Esattamente. A fine anno inizierò a lavorare lo sviluppo di una serie tv in 4 puntate. Ovviamente incrocio le dita e spero che tutto vada per il meglio. Non posso dire nulla di più, ma intanto, posso dire che il cortometraggio uscirà a maggio e inizierò a presentarlo nei vari festival di cinema italiani ed esteri, quindi un ottimo inizio.

Quando verrà presentato “Cuore marchiato short movie”?

L’anteprima si terrà il prossimo 12 maggio, alle ore 16,30 presso Castello Ursino a Catania. L’evento farà anche parte di “Aspettando EtnaBook 2022” (Etnabook Festival Internazionale del Libro e della Cultura di Catania), difatti avrò il grande onore di avere come moderatore Cirino Cristaldi (Presidente e Direttore Artistico di EtnaBook) e il relatore sarà il regista cinematografico Rosario Scuderi. Oltre a far parte di Aspettando Etnabook sono autrice ospite anche de Il Maggio dei Libri di Catania evento dedicato alla letteratura a livello internazionale, in collaborazione con Comune di Catania e Ministero della Cultura.

Il quinto romanzo quando vedrà la luce?

Diciamo che avevo messo in standby l’uscita di un mio ipotetico quinto romanzo.

Messo in standby per dedicarmi ad altri progetti lavorativi. Ho avuto un mio momento di stop con nuove storie da raccontare. Io sono una scrittrice molto sensibile ed empatica, che vive le storie dei suoi romanzi a trecentosessanta gradi e spesso i personaggi me li porto pure a casa. In poche parole, anche quando dovrei staccare non ci riesco, ma forse vi stupirò, il quinto arriverà presto, chissà.

Attualmente in cosa è impegnata?

Sto curando la direzione creativa di partite importanti che terrò in giro per l’Italia con la Nazionale Italiana Artisti Tv, di cui orgogliosamente ne faccio parte. Sto lavorando alla colonna sonora di un film bellissimo che uscirà prossimamente al cinema, ma soprattutto, a breve aprirò il primo store monomarca del mio brand “Desca Luxury by Debora Scalzo Collection”. Sono concentrata in primis sulle mie direzioni artistiche e i miei lavori cinematografici. Ma non ti nego che sono felicissima per il mio brand, aprire un negozio monomarca è un sogno che si avvera e che spero sia il primo di una lunga serie.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Debora Scalzo, e ad maiora!

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