“La tendenza inverno è lo scozzese in tutte le tonalità”
Intervista di Desirè Sara Serventi
Premiato con l’Oscar della moda come miglior Stilista emergente, è lui Stefano Montarone, lo stilista che sta facendo parlare di se per le sue creazioni tutte all’insegna dell’originalità e della cura dei dettagli. Sledet.com ha raggiunto Stefano Montarone che si è raccontato.
Lei ha mosso i suoi primi passi nel mondo della danza, e’ corretto?
Sì, sin da bambino ho amato il mondo dello spettacolo, tanto che convinsi mia madre ad iscrivermi a danza. Ho fatto due saggi, amavo la danza… mio padre non lo sapeva! Una volta appreso questa notizia finì la mia carriera da ballerino.
Ha studiato all’Accademia di Belle Arti?
All’Accademia di Belle Arti prima a Bari poi a Roma in scenografia, e mi appassionai al costume, tanto che comprai una macchina da cucire di seconda mano. Ho iniziato a lavorare all’età di dodici anni e contemporaneamente studiavo… mi son pagato tutti gli studi. È stata dura, anzi lo è ancora.
La sua prima sfilata?
Nel 2007. Fu una proposta di idee più che veri e propri abiti, ma fu bellissimo, quando mi chiamarono in passerella mi presentai in mutande.
Ha detto: in mutande?
Sì, e la gente rimase sconcertata, ma poi spiegai il motivo.
Potrebbe spiegarlo anche a noi?
Volevo che mi conoscessero per come ero, nudo, senza etichette.
Dopo questa sfilata proseguì i suoi studi?
Sì allo IED di Roma e nel 2010 potetti fare il Master come Stylist moda e spettacolo. Da lì in poi, una sfilata, due, tre, vari concorsi, varie collaborazioni… Fashion Week in Spagna e altro.
Poi è arrivato l’Oscar della moda?
L’anno scorso mi hanno premiato con l’Oscar della moda come miglior Stilista emergente.
Quando nasce la sua passione per il mondo della moda?
Quando capì che volevo esserci in questo mondo, dare il mio segno, con i miei mezzi a disposizione e la mia passione per la ricerca del bello, il bello inteso sia fuori che dentro… sono molto a contatto con la gente, ogni storia ha un mondo a se, e chi la condivide, dona un pezzo della sua vita all’altro.
Che caratteristiche hanno le sue collezioni?
Un imprinting classico senz’altro, ma con la ricerca di materiali alternativi che danno quel valore aggiunto.
Su cosa punta principalmente nelle sue creazioni?
Punto sulla ricerca di materiali che usualmente hanno un uso diverso, la decontestualizzazione di essi, e il loro modo di inserimento nel contesto della couture affinché si abbia un prodotto di qualità ma con quella particolarità che comunque distingui i miei abiti dagli altri.
Cos’è per lei la moda?
Per me in questo momento è sofferenza.
Che cosa intende dire?
Essere artisti, parlo in generale, secondo me è una maledizione, notti insonne, col cervello in continuo movimento, nella testa c’è sempre la continua ricerca di quel qualcosa di nuovo, di interessante, di abiti belli ce ne sono una marea, chi più chi meno belli. Ma sono pochissimi ad azzardare, l’unica che stimo, che adoro è Iris Van Herpen.
A suo avviso qual è la principale difficoltà per uno stilista?
Per un giovane stilista senza dubbio la parte economica, ne so qualcosa a riguardo.
Tolta la parte economica?
Tolta la parte economica, è la ricerca di se stessi.
Qual è il messaggio che vuole mandare con le sue creazioni?
Che bisogna essere se stessi a costo di non piacere, le porte chiuse in faccia tutti le abbiamo avute, e le abbiamo ancora, ma poter dire la propria opinione è importante.
Qual è la tendenza moda di questo inverno?
La tendenza inverno è lo scozzese in tutte le tonalità, abbinato al denim lavorato in altri modi.
Secondo la sua esperienza è preferibile seguire la moda o il proprio stile?
Entrambi, per farsi conoscere si cerca il proprio stile che è il tuo biglietto da visita, solo così ti distingui, poi la moda va comunque seguita per i suoi trend, capire cosa andrà di moda e avere più possibilità di vendita, ma sempre col proprio stile.
Che consiglio può dare ai giovani che vorrebbero intraprendere la sua professione?
Per chi come me inizia da zero, come mi disse la mia professoressa “La tua strada è lunga e tortuosa, ma sei una testa dura e per questo ce la farai…” c’è tanto sacrificio da sopportare, mollare spesso è la soluzione, ma è anche la soluzione di molti ed è la più facile… tanto se dentro hai quel fuoco, quella soluzione diventa un tormento, tanto vale alimentare quel fuoco, che sa darci anche molte gioie! Cercate dentro di voi la leva che aziona il motore.
Attualmente in cosa è impegnato?
Ho appena chiuso la vendita della mia collezione, è la prima volta che lo dico, c’è molto lavoro da fare.
Progetti?
Non si dicono!
Sledet.com ringrazia per l’intervista Stefano Montarone, e ad maiora!
Uno stilista di indubbio ed enorme talento, con ancora moltissimi margini di miglioramento, che saranno certamente raggiunti perchè Lui è una persona e un lavoratore che non si risparmia mai..io lo so..un futuro radioso