Si travestiva da clown e si armava del suo sorriso per far ridere i bambini e dare loro ancora un po’ di speranza
Articolo di Desirè Sara Serventi
E’ stato ucciso in un raid aereo il giovane Anas al Basha, che lavorava con passione ad Aleppo per regalare ai bambini, quello che la guerra con la sua violenza ogni giorno porta via, ovvero il sorriso. Un sorriso non semplice da fare quando i bombardamenti portano via i propri cari. Anas al Basha ha messo a rischio la sua esistenza per amore dei più deboli, di quei piccoli orfani che lui tanto amava, decidendo quindi di rimanere ad Aleppo pur conoscendo bene i rischi a cui andava incontro. Tanti i civili uccisi insieme ad Anas, e con questo articolo non si vuole sminuire le altre morti ricordando solo ed esclusivamente uno tra i tanti che hanno perso la vita, ma l’intento è solo quello di ricordare un giovane che ha preferito travestirsi da clown portando con se la sua arma migliore, ovvero il sorriso, per far divertire chi ormai non conosce più questo significato. Anas al Basha con i suoi giochi e il divertimento che portava piaceva tanto ai bambini e gli faceva sperare che forse, per loro vi era ancora qualche possibilità la dove la vita sta loro insegnando molto bene cosa vuol dire sopravvivere quando la macchina mortale della guerra è in azione.
Un eroe dei nostri tempi, perché essere clown ad Aleppo vale doppio. Ho scritto proprio su questo oggi qui https://claudiocolombrita.wordpress.com/2016/12/03/essere-clown-ad-aleppo/. Buona giornata 🙂