Intervista al regista Tiziano Cella


Debutto alla regia per il suo primo lungometraggio che sta ricevendo delle ottime recensioni


Intervista di Desirè Sara Serventi

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Debutto alla regia nel suo primo lungometraggio per l’attore e regista Tiziano Cella. Il film girato in lingua inglese e dal titolo Subject 0: Shattered Memories, sta ricevendo delle ottime recensioni sia per il livello qualitativo che per lo stile innovativo, che Tiziano Cella riesce a portare sul set. I suoi lavori infatti, risultano sempre originali e fuori dagli schemi. Ciò che viene messo in evidenza sia nei suoi cortometraggi che nel suo lungometraggio, è sicuramente la sua preparazione artistica e la sua professionalità, elementi ben visibili quando sta sul set o dietro una camera.

Se ti chiedessi di raccontarti, cosa risponderesti?
Che sono una persona seria e tosta! Uno che non molla mai se veramente interessato all’obbiettivo. Al contrario per bilanciare me ne frego all’ennesima potenza se non sono interessato all’obbiettivo che ho davanti e, sono pazzo!

Parli del tuo percorso lavorativo?
Ho iniziato con gli studi universitari, poi ho realizzato tre cortometraggi per poi passare a tre lungometraggi “Doll syndrome” dove sono protagonista e non so che fine abbia fatto purtroppo, “Subject 0: Shattered Memories” il mio primo lungo da regista e da protagonista, ma non l’unico del film, li i personaggi sono un po’ tutti protagonisti, e “Red Net” il mio ultimo film dove curo regia, montaggio ed altri aspetti. E adesso vediamo in futuro se riesco a farmi produrre “Griffons” che ci provo da anni è molto bello, ma sono tutti fifoni purtroppo, soprattutto chi di soldi ne ha molti.

Quale reputi l’esperienza più significativa per la tua carriera?
Senz’altro Doll Syndrome.

Per quale motivo?
Perché ho imparato che se sono interessato alla storia recito molto bene e senza limiti, e soprattutto che sono anche un bravo regista, considerando i budget ridicoli con cui ho avuto a che fare fino ad oggi. Se penso che ci sono registi che lamentano problemi sul set con budgets superiori al milione di euro, ma lasciamo stare le polemiche.

Vuoi parlare del film Doll Syndrome di Domiziano Cristopharo?
E’ un film malato! Nymphomaniac e 50 Sfumature di grigio sono veramente ridicoli se paragonati a Doll Syndrome ma purtroppo hanno alle spalle produzioni potenti e ricche quindi la loro distirbuzione e visibilità è impareggiabile purtroppo. Tornando a Doll Syndrome spero che esca al più presto perché è davvero fuori dagli schemi ed è davvero un film da pazzi furiosi.

Cosa puoi dire su Domiziano Cristopharo?
Su Doll Syndrome unica esperienza di lavoro che ho avuto con Domiziano mi sono trovato molto bene, ho imparato molto da lui sia sulla regia che sulla recitazione, nulla da dire di negativo anzi. Poi che dire, anche lui in fatto di pazzia ne ha da vendere.

Il tuo ruolo non era tra i più semplici, quali difficoltà hai incontrato?
Sembra strano ma la difficoltà maggiore era eseguire i propri movimenti sembrando un manichino.

Puoi essere più preciso?
Provate a fingervi dei manichini che si muovono. Io non ne ho mai visti! A parte gli scherzi è stato davvero il punto più complesso quello dei movimenti, in contrasto con l’idea della bambola oggetto immobile ed eterno.

Sei al tuo debuttato come regista nel lungometraggio che sta già ricevendo delle ottime recensioni dal titolo Subject 0: Shattered Memories. Cosa puoi dire sul film?
La storia è molto semplice da seguire se fosse lineare, però il frammentarla, attraverso i vari personaggi e la mente instabile di Robert Williams interpretato da David White, e Joshua Merlo il mio personaggio, la rende difficile da seguire e comprendere. Per quello dico sempre che il film andrebbe visto più volte ma il pubblico vuole tutto e subito perché è abituato così dal sistema, fa parte del commercio e per seguire appunto il commercio ho inserito elementi molto banali e scontati che hanno fatto felici i distributori e molti utenti. Sempre perché la mia filosofia di vita è la bilancia. E’ bello fare film innovativi, però è anche bello vederli distribuiti su larga scala e magari guadagnarci qualcosa per sopravvivere.

E’ stato scritto da te insieme a David White. Come è nata l’idea?
L’idea nasce con Roberto Del Piccolo che è colui che ha scritto la prima stesura, modifica poi successivamente da me e da David White per adattarla anche alla situazione produttiva ed alle locations e a quello che chiede il mercato. Insomma alle proprie ed altrui possibilità realizzative.

Nel film sei attore, regista, sceneggiatore e produttore esecutivo. Quale ruolo ti ha creato più difficoltà?
Tutti! Perché interagivano insieme, quindi passavo dal fare il catering ad organizzare le giornate di riprese per poi studiare le battute mentre dicevo azione e stop e finalizzavo i conteggi dei costi produttivi. Ma purtroppo non sono Vien Diesel che si mette come regista, attore e produttore e poi ha tante persone che gli gestiscono la regia, la produzione e diciamo anche la recitazione. La mia è stata una impresa davvero epica!

Subject 0: Shattered Memories è stato girato in lingua inglese. Vuoi spiegare il motivo?
Semplice, all’estero vendi più velocemente e guadagni di più rispetto all’Italia, ma soprattutto all’estero quasi sempre ti pagano, qui invece spariscono e non prendi un soldo, salvo rarissime eccezioni che io non conosco ancora. In Italia è uscito doppiato perché non credevo che le distribuzioni fossero così pessime, gli ho voluto dare fiducia perché sono italiano e non credevo che gli italiani fossero così ed invece mi sbagliavo, o sei nel giro grosso oppure il film indipendente non fa, o fa quasi nulla. Infatti Red Net è in inglese di nuovo, e in Italia non lo faccio uscire a meno che non mi pagano il doppiaggio prima di farlo ma soprattutto non lo faccio uscire prima dell’uscita estera, perché qui si pirata a livelli estremi e le distribuzioni se ne fregano se il film è piratato qualche giorno prima che esca.

Dove verrà distribuito?
E’ disponibile in Italia doppiato ma non credo vedrò un euro dalle vendite italiane per vari motivi. Ed è disponibile in tutto il mondo in inglese sia negli stores fisici che digitali quali Walmart, Google Play, Amazon, Itunes.

Vuoi raccontare un aneddoto divertente durante le riprese?
Ce ne sono una miriade eravamo tantissimi a lavorarci. Nell’ultimo giorno di riprese, ultima scena, ultima inquadratura tra l’altro fondamentale per chiudere tutto il film, dopo dodici ore di set di fila abbiamo finito il film, do l’azione tre volte, tutti scarti per vari motivi alla fine il quarto ciak è ottimo ma prima di dare lo stop a metà del lavoro salta la corrente ovunque, tre ore fermi nel buio. Alla fine ce l’abbiamo fatta lo stesso.

Cosa ti aspetti da Subject 0: Shattered Memories?
Mi ha dato già molte soddisfazioni che non credevo possibili, in tanti mi hanno sostenuto e continuano a sostenermi, e questo è davvero molto importante. Ora aspetto i numeri, ovvero incasso e tiratura perché se non s’incassa abbastanza possiamo dire addio ad altri film in pre produzione. E’ brutto dirlo ma purtroppo i soldi un minimo devono esserci sempre, altrimenti molte idee non le porti avanti.

In cantiere hai qualche altro lavoro?
Beh ho finito Red Net e sto aspettando risposte dai distributori, ha già vinto un festival mentre era in post produzione, ovviamente in America, in Italia l’ho inviato ad un festival importante mentre era in fase di post produzione ma hanno preferito escluderlo proprio dal festival, a differenza degli americani che invece gli hanno dato un premio. Però c’è un altro festival importante per il mondo indie a Roma a cui l’ho inviato completo poco tempo fa.

Vuoi aggiungere altro?
Ringrazio tutti coloro che nei giorni passati hanno votato e recensito Subject 0: Shattered Memories nel bene o nel male su amazon, imdb, per citarne alcuni, sono stati davvero tutti fantastici, non mi aspettavo una risposta così positiva. E’ vero che un click non costa nulla ma è anche vero che potrebbe anche non fregare nulla. E ti ringrazio per questa bella intervista.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Tiziano Cella.

 

 

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