Recitazione, moda e tanti impegni sociali per aiutare gli altri
Intervista di Desirè Sara Serventi
Muove i suoi primi passi nel mondo della moda Vania De Moraes, per poi trasferirsi in Italia e lavorare con dei grandi marchi. Tra una sfilata e l’altra inizia a studiare recitazione per poi recitare nelle fiction televisive quali “Un medico in famiglia” e “Ris”. Nonostante sia impegnata sia nella recitazione che nelle sfilate di moda, ama il tema sociale e infatti è sempre in prima linea quando si parla di aiutare gli altri.
Hai mosso i tuoi primi passi nel mondo della moda?
Ho iniziato come modella in Brasile, amo molto questo lavoro. Non ho mai abbandonato la moda, infatti continuo ad essere invitata a fare sfilate.
Dalla moda sei passata alla recitazione?
Lavoravo come modella e indossatrice e iniziai a frequentare una scuola di recitazione un’altra mia passione. Ho recitato nelle fiction televisive come “Un medico in famiglia” e “Ris”.
La svolta per la tua carriera è stata con una pubblicità?
Dopo aver fatto la pubblicità per Caffè Kosè hanno iniziato a chiamarmi per fare dei provini, è stato molto bello.
Teatro, cinema o televisione?
Amo recitare, quindi ogni cosa ha il suo valore con le cose belle e meno belle.
Quali difficoltà vi sono in questo mestiere?
Le difficoltà di questo mestiere sono i tanti no che riceviamo.
Puoi essere più precisa?
Facciamo tanti provini ma di tutti quei provini per la maggior arriva un no, e quindi bisogna essere preparati psicologicamente per poterlo fare, perché è un mestiere dove bisogna essere consapevoli che le porte possono aprirsi o chiudersi e dobbiamo avere la maturità di accettare quando va bene o non va bene.
Sei impegnata nel sociale?
Quando non recito mi occupo molto di sociale. Sono evangelica e mi piace il fatto di poter servire e rendermi utile. Sono rientrata dal Brasile dove ero impegnata a fare un lavoro con un ministero che si occupa di ragazzi drogati.
Di cosa si tratta?
Praticamente dobbiamo cercare di recuperare questi ragazzi. Mi da molta felicità il poter pensare di aiutare una persona ad integrarsi nel mondo, perché una persona può essere trasformata. Il sociale per me è quasi più importante della recitazione e una cosa che mi da molta soddisfazione.
Sei credente?
Sono molto credente e il valore della fede per me è tutto. Senza fede non possiamo andare avanti, la fede mi tiene in piedi, perché viviamo in un mondo difficile e io credo che una persona senza fede è una persona senza speranza.
Impegni attuali?
In un progetto di Milano per un film comico, ma non posso parlarne.
Vuoi aggiungere altro?
Voglio aggiungere che con tutte le difficoltà, anche se può sembrare difficile vale la pena lottare e avere speranza.
Sledet.com ringrazia per l’intervista.