Si è formata artisticamente presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano
Intervista di Desirè Sara Serventi
Eleganza e classe, sono questi gli elementi che caratterizzano l’immagine della fotomodella e attrice Paola Lucrezia Anzelmo. Si è formata artisticamente presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano, per poi perfezionarsi frequentando diversi seminari, tra cui quello di Bernard Hill, coach di Cameron Diaz. Ha mosso infatti, i suoi primi passi nel mondo della recitazione, per poi intraprendere con successo il suo cammino nel mondo della moda, come fotomodella specializzata in foto di gioielli e prodotti luxory.
Se ti chiedessi di descriverti con una parola, quale useresti?
Una parola: rosa. Rosa è il mio colore preferito, richiama il mio carattere cosi femminile, dolce. Richiama la mia passione per la bellezza e l’armonia della natura della quale la rosa è la massima espressione: un fiore delicato, dal piacevole profumo che richiama sensazioni sognanti e positive. Ecco ciò che sono, ma vorrei continuare ad essere: una persona portatrice di cose belle e positive.
Qual è stata la tua formazione artistica?
Ho studiato recitazione alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e mi sono perfezionata attraverso vari seminari tra cui quello di Bernard Hill, coach di Cameron Diaz.
Quando hai mosso i primi passi nel mondo della moda?
Ho iniziato facendo l’attrice in diverse fiction Mediaset, la professione di fotomodella è venuta in seguito. Non era scontato, ma avevo una fisicità dai tratti eleganti, raffinati che si abbina bene a prodotti luxory che rappresentano lo stile e l’eleganza. Sono stata notata da aziende che puntano su questo target e così, ho iniziato il mio percorso nella veste di fotomodella.
Quanto conta per te lo stile?
Moltissimo, ho lavorato quasi esclusivamente per aziende per le quali lo stile, il fascino e l’eleganza rappresenta il loro marchio distintivo, come i gioielli . Anche nella vita di tutti i giorni ricerco lo stile: ho arredato la mia casa cercando di darle una caratteristica ben precisa che possa richiamare la mia personalità, per sentirla più mia. Ho ricercato l’eleganza nelle forme dell’arredo unite alla semplicità e al romanticismo.
Qual è la principale difficoltà che hai incontrato in questo settore?
Non saprei: ho sempre desiderato far parte del mondo dello spettacolo, era il mio sogno da bambina e lo è ancora adesso, molto più forte e più consapevole. Non ho trovato particolari difficoltà, sono una persona molto tranquilla che cerca di mettere a frutto i propri talenti per avere delle soddisfazioni e per dare una forma e una direttiva precisa e individuale alla propria vita. Faccio il mio percorso rispettando gli altri, con onestà e con tanta voglia di fare. Credo che le persone percepiscano questo mio modo di essere e per questo mi rispettino a loro volta.
Lavorando nel mondo della moda, ti sei confrontata sia con l’Italia che con l’estero. Quali differenze hai trovato?
La puntualità. All’estero sono molto più puntuali che in Italia!
Quale reputi il lavoro più significativo per la tua carriera?
L’essere stata il volto di due collezioni di gioielli Lebole era il mio sogno. Quando ho visto le immagini del mio volto con gli orecchini Lebole indossati, ho provato una sensazione indescrivibile e tanto bella! Anzi, ti ringrazio per avermi ricordato attraverso la tua domanda quelle belle sensazioni ancora cosi vive dentro di me!
Come ti prepari per uno shooting fotografico?
Innanzitutto cerco di dormire molto la sera precedente, cosa per nulla facile per me! Diciamo che anche dopo tanti shooting l’emozione c’è sempre; io vivo ogni shooting come una “gara”sportiva.
Una gara sportiva?
Fa un po’ sorridere questo paragone con lo sport, eppure ci sono delle similitudini.
Puoi essere più precisa?
In entrambi i casi bisogna essere in forma sia mentalmente che fisicamente, bisogna avere l’energia necessaria per dare il meglio di noi stessi. La mattina dello shooting la sveglia suona prestissimo: il tempo di prepararmi, di gustare la mia colazione preferita che mi da buon umore e una mezz’ora anche di streching per sentire il mio corpo più attivo e pronto e poi sono pronta per “la nuova avventura”. Da quel momento tutto scompare e la mia mente è focalizzata solo a dare il meglio di me stessa, e io mi sento molto “centrata” e “forte”: è il mio sogno e la voglia di costruirlo pezzettino per pezzettino mi accompagna.
Fotomodella o attrice?
Mi piacciono entrambe le cose, mi piace fare “cose belle” di qualità, mi piace lavorare con chi ha la mia stessa filosofia di vita ovvero mettere passione, impegno ed onestà in ciò che fa. Scelgo in base a questi parametri. Lavorare con aziende o con registi che desiderano migliorarsi e dare il meglio di se stessi, arricchisce la mia persona su diversi piani, sia lavorativo che umano.
Hai recitato in teatro, al cinema e in televisione. La tua preferenza?
In teatro è bellissima la sensazione di contatto diretto con il pubblico, in televisione è “simpatico” rivedersi e guardarsi con occhi diversi, dall’esterno mi ha fatto capire meglio chi sono e come sono. La scelta è molto ardua, ma se devo proprio scegliere, allora la televisione.
Ti è capitato di avere delle delusioni lavorative ?
In alcuni casting che ho fatto si sapeva da principio chi avrebbero scelto. Un peccato ma soprattutto una perdita di tempo e di energie.
Cosa puoi dire riguardo ai casting?
Lunghe, lunghissime attese sia nella sala che nell’attesa della “chiamata” che ti conferma il lavoro. Diciamo che è un po’ come vivere sempre “sul filo del rasoio” e in fondo mi piace, non c è nulla di scontato, ma se passi la selezione e ti chiamano, hai vinto! Una grande gioia, euforia e sono pronta per una nuova avventura.
Progetti?
Costruire il mio sogno, ogni giorno di più e ricavarmi un percorso di vita unico, individuale, mettendo a frutto i miei particolari talenti.
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Sledet.com ringrazia per l’intervista Paola Lucrezia Anzelmo.