A tu per tu con l’attrice Serena Bilanceri


A breve sarà al cinema con il film Carta, nel ruolo di protagonista

Intervista di Desirè Sara Serventi 

E’ un’attrice preparata artisticamente Serena Bilanceri, elemento questo che le sta permettendo di farsi largo nel cinema italiano. Punta infatti a perfezionare la sua formazione con studi che spaziano dalla recitazione, alla danza e al canto, per fare in modo così, di essere preparata per poter interpretare qualsiasi ruolo venga lei affidato. E dopo il successo del film “Il ragazzo della Giudecca” per la regia di Alfonso Bergamo, dove ha avuto la possibilità di lavorare affianco ad attori del calibro di Giancarlo Giannini, Franco Nero e Tony Sperandeo, arriva per Serena il primo ruolo in veste di protagonista femminile nel film “Carta” di Dado Martino, film che racconta la storia di Giuseppe Carta, artista di fama internazionale. Sledet.com ha raggiunto Serena Bilanceri che si è raccontata.

Se le chiedessi di raccontarsi cosa risponderebbe?
Risponderei che sono una persona profondamente amante della vita, mi piace la semplicità e mi meraviglio ancora della bellezza delle piccole cose.

Quando nasce la sua passione per la recitazione?
La mia passione è nata quando mi sono resa conto dell’immensa gioia che mi dava recitare su un palcoscenico.

Lei ha studiato canto, danza e recitazione. Vuol parlarci della sua formazione artistica?
Ho iniziato a studiare recitazione quando abitavo a Milano, presso la scuola “Quelli di Grock”, e poi sempre a Milano da Laura Moruzzi. Trasferitami a Roma ho frequentato la scuola di Beatrice Bracco. Successivamente ho preso parte a seminari con vari coach fra cui Vincent Riotta e Giorgio Amato. Nell’ ultimo anno ho frequentato Teatro Danza presso la scuola Geometria delle nuvole, con Chiara Pistoia e recentemente ho partecipato a un seminario di teatro con Candida Nieri. Per quello che riguarda il canto ho studiato con Sabina Manetti.
Periodicamente lavoro anche sulla voce, a Lucca, attraverso seminari tenuti da Lorenzo Pierobon. L’attore deve tenersi sempre allenato e appena mi è possibile cerco di perfezionare la mia formazione, anche dedicandomi alla scrittura.

Il suo esordio come attrice è stato sul palco. Vuol parlarne?
Quando abitavo a Milano fui scelta da Laura Moruzzi per interpretare Medea in uno spettacolo di monologhi al Teatro San Cipriano. Era una matinee.

Quali i lavori a teatro a cui è particolarmente affezionata?
A teatro i lavori che più mi sono rimasti nel cuore sono: “Medea”, per la regia di Laura Moruzzi, e “Come restare vedove senza intaccare la fedina penale” di Stella Saccà, per la regia di Luca Manzi, spettacolo tragicomico molto bello ed emozionante, nel quale veniva evidenziata la forza della solidarietà femminile.

Invece per il cinema?
Per il cinema ci tengo a soffermarmi sul film “Il ragazzo della Giudecca” per la regia di Alfonso Bergamo, nel quale ho avuto la possibilità di lavorare per la prima volta per il grande schermo con un team di super attori: Franco Nero, Giancarlo Giannini, Tony Sperandeo, e nel quale ho interpretato un ruolo molto interessante.

Quali differenze ha trovato a livello recitativo tra il teatro e il cinema?
Il teatro è adrenalina pura. È presenza costante. Non puoi permetterti distrazioni e se commetti errori devi rimediare. Lo spettacolo deve andare avanti. Il teatro è vita, passione, cuore. E’ arte in movimento. A teatro è “buona la prima”. Sempre. Lavorare nel cinema è diverso. Cambiano i modi: per la stessa scena ci sono più inquadrature e nei vari ciak puoi modificare alcune tue sfumature e magari migliorarti. Cambiano i tempi: capita di dover ripetere le scene più volte. Al cinema parla la luce dei tuoi occhi, parlano i dettagli, gli sguardi, e un semplice battito di ciglia può ribaltare tutta la storia del film.

La sua preferenza è il teatro o il cinema?
Amo entrambe, ma preferisco quella cinematografica.

Potrebbe essere più precisa?
Mi sento molto naturale dietro alla macchina da presa, e questo mi aiuta a perseguire il mio scopo, ovvero dare verità e credibilità al personaggio che interpreto. Dietro alla cinepresa, riesco a lavorare meglio sulle sfumature del personaggio. Il cinema poi è magia, è bellezza. Il bel cinema è autenticità, è pura poesia, è una grande orchestra che suona all’unisono.

Qual è il genere in cui preferisce recitare?
La commedia brillante.

Qual è il ruolo che le ha creato più difficoltà?
È stato quando ho interpretato il ruolo di Stella per la serie tv Mia & Me.

Per quale motivo?
Era la prima volta che recitavo il inglese, e quasi tutti gli attori e le attrici del cast erano madrelingua! Avevo paura di non essere all’altezza, ma, alla fine del lavoro, e inaspettatamente, ho ricevuto complimenti addirittura dal produttore in persona! E questo è stato per me, motivo di immensa soddisfazione.

Cosa ne pensa dell’industria cinematografica italiana?
Per quello che riguarda la mia esperienza posso dire che alcuni produttori, molto spesso, per avere maggiori incassi danno risalto a film con attori e sceneggiatori già noti. Non li biasimo.
Ma dico anche che, per fortuna, il cinema italiano è ricco di bravi e intraprendenti registi che fanno ottimo cinema indipendente con un cast non famoso, regalando comunque allo spettatore progetti estremamente validi.

A breve sarà al cinema, nel ruolo di protagonista femminile, con il film “Carta” per la regia di Dado Martino. Che cosa racconta?
Il film “Carta” è ispirato alla vita di Giuseppe Carta, artista sardo, grande maestro d’arte di fama internazionale. È una bella storia di riscatto sociale. Da vedere.

Lei sul set è Giovanna. Ci vuol descrivere il suo personaggio?
Giovanna è molto forte e determinata, piena di passione per il proprio lavoro. Diventerà una importante spalla per Giuseppe.

Vuol raccontare un aneddoto capitato durante le riprese?
C’è un aneddoto molto divertente. Durante una scena in cui io mi avvicinavo molto al regista Dado Martino, che nel film interpreta Giuseppe Carta, era presente Roy, il cane di Dado, ” cucciolo” doberman. Ebbene… abbiamo dovuto interrompere le riprese perché Roy, geloso della mia vicinanza al suo padrone, ci è letteralmente saltato addosso!

Attualmente in cosa è impegnata?
Sono impegnata nella promozione del film, in vari provini e nello studio di Mary, colorato personaggio comico che ho inventato, con il quale cerco di rubare sorrisi agli spettatori.

Progetti?
Ne ho, ma preferisco parlarvene in seguito.

Vuol aggiungere altro?
Si, voglio aggiungere una cosa molto importante: cari amici, ricordatevi di sognare e di farlo in grande! Walt Disney diceva:” se lo puoi immaginare lo puoi anche fare”! E guardate i mondi meravigliosi che ha creato! I sogni uniti all’amore e alla perseveranza che ci mettiamo per realizzarli, possono migliorare il nostro mondo.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Serena Bilanceri, e ad maiora!

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