Intervista a Gianluca Roncato


“Mi definisco un imitatore. Mi piace molto presentare, ma indubbiamente in chiave comica”

Intervista di Desirè Sara Serventi

Imitatore, attore e comico, stiamo parlando di lui, Gianluca Roncato, che negli anni si è fatto largo nel mondo dello spettacolo ed è riuscito ad attirare l’attenzione su di lui, tanto che recentemente è stato a lui consegnato il Premio Vince­nzo Crocitti Interna­tional, come artista televisivo emergente. Sledet.com ha raggiunto Gianluca Roncato che si è raccontato.

Se le chiedessi di raccontarsi cosa ri­sponderebbe?

Direi​ che sono uno del pubblico, un telespettatore che si è trovato dall’altra parte esaudendo un desiderio più che un’ambizione. Non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni

Quando nasce la sua passione per il mondo dello spettacolo?

Il​ mio desiderio di fare televisione e di fare l’attore nasce da bambino, quando per via di tutte le malattie infettive, non me ne sono scampata una, guardavo questa “scatola magica” e il mio sogno era quello di entrare a farne parte.

Dove si è formato?

Ed è proprio da spettatore che mi sono formato, guardando la televisione e gli spettacoli, guardando la gente per strada e imitandone gli aspetti più originali e inconsueti. Mi è mancata una scuola.

Quale considera l’es­perienza più signifi­cativa per la sua ca­rriera?

Sicuramente l’incontro con Mike Bongiorno è stato significativo ed ha segnato l’inizio di tutto, molto importante anche l’incontro con Frassica per l’inizio come comico. Indubbiamente l’ispettore Buzzini in Coliandro mi somiglia tanto, mi è stato cucito perfettamente addosso e ne vado molto fiero.

Lei è un attore, imitatore, un comico e un presentatore. In quale ruolo si se­nte più a suo agio?

Mi definisco un imitatore. Mi piace molto presentare, ma indubbiamente in chiave comica.

In scena che tipo di comicità porta?

Mi​ piace la comicità surreale, come quella mi ispiro al mio maestro​ Nino Frassica e al grandissimo Totò, come modi mi avvicino forse di più al mitico Robin Williams.

Vuol raccontare un aneddoto a lei capita­to mentre stava in scena o sul set?

Ne avrei tanti. Quello forse più simpatico è che mentre mi esibivo mi caddero i pantaloni e rimasi in mutande, qualcuno avrà pensato che fosse nella parte e invece un piccolo incidente di percorso che rese lo sketch più esilarante.

Recentemente ha rice­vuto il Premio Vince­nzo Crocitti Interna­tional, è stato a lei consegnato il Prem­io Emergente, artista televisivo. Vuol parlarne?

Sono molto orgoglioso del premio Vincenzo Crocitti. Per me essere emergente a 55 anni ha un valore aggiunto, in quanto non c’è età nell’arte, quindi non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, le proprie ambizioni.

Che cosa ha signific­ato per lei questo riconoscimento?

Penso sia un premio ai vari progetti e interpretazioni realizzate e a tutte le persone che artisticamente e​ umanamente mi hanno accompagnato e insegnato qualcosa​.

Vuol dire qualcosa riguardo Francesco Fi­umarella, direttore e autore del Premio Vincenzo Crocitti?

Francesco Fiumarella cerca di portare alla luce artisti che magari non avrebbero l’opportunità di emergere. Con​ occhio vigile andando oltre l’apparenza, con sensibilità e al tempo stesso con professionalità. Qualità rara nel mondo dello spettacolo​. Una gran persona​.

Chi è Gianluca quando non sta in scena?

In scena cerco di mettere sempre un po’ di me. Secondo me per essere credibili e al tempo stesso originali bisogna essere sé stessi anche quando si interpreta un personaggio.

Attualmente in cosa è impegnato?

Attualmente sto collaborando con due radio come opinionista “Radio web in volo”​ di San Marino e per una Radio Studio​ 107 di Milano. Parlo della storia della televisione. Poi due spettacoli uno sulla storia della televisione, la mia passione, che andrà in scena in estate. E uno che è il seguito di Donne in scena che ha avuto 11 sold out.

Progetti?

Tanti progetti sia televisivi che artistici, ma non svelo niente, incrociamo le dita…

Vuole aggiungere altro?

Crediamo​ ​sempre nei nostri sogni, artistici e no e prendiamocene cura, con lo studio, l’impegno e la semplicità, e i frutti arriveranno​.

Sledet.com ringrazia per l’intervista Gianluca Roncato, e ad maiora!

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